Dall'altra parte della città Mike, un disoccupato cronico di trent'anni sta ancora(o già, dipende dai punti di vista) dormendo davanti alla sua tv ancora accesa e sintonizzata su Super Squarz : “ il programma di cultura con la CUL maiuscola!” come cita il suo slogan.
L'ormai sfinito presentatore introduce un curioso documentario sul teatro classico.La profonda voce dello speaker inizia a spiegare mentre le immagini di un piccolo anfiteatro compaiono sullo schermo:
“Recenti studi hanno scoperto che nel teatro classico oltre al celeberrimo "Deus ex machina",ovvero una divinità che arrivava dall'alto(appunto grazie all'utilizzo di un argano,per questo "ex machina")e che risolveva la trama dello spettacolo coi suoi poteri infiniti in un preciso momento della storia,esisteva anche un espediente scenografico detto "Equus(o meglio in volgare "Caballus")ad Minchiam",un cavallo(di razze e dimensioni sempre diverse) che entrava in scena nel momento meno consono(per questo "ad minchiam")e defecava sulle quinte, sdrammatizzando la scena. Si dice questo break fosse utilizzato per alleggerire scene che altrimenti sarebbero state sfiancanti. Ma questa teoria è contrastata dal fatto che il cavallo entrava in scena a volte durante scene di per sè esilaranti o, addirittura, a spettacolo finito. Il mistero del"Caballus ad minchiam" è celato nel profondo dell'antico anfiteatro di Pompai e probabilmente ci rimarrà per sempre...”
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